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Il Progetto Scuola Ferrovia
dell'Associazione DLF Catanzaro Lido

Anno scolastico 2002-2003

Il convegno conclusivo si è svolto il 24 maggio 2003

 

Il Presidente dell'Associazione DLF Catanzaro Lido, Ennio Macrì,
durante una "lezione di treno"
clicca sulla miniatura per ingrandire l'immagine Hanno partecipato al progetto:
  • le Scuole Medie Statali di Settingiano (CZ), di Tiriolo (CZ),
    di
    S. Pietro Apostolo (CZ), di Taverna (CZ), "Casalinuovo" di Catanzaro Lido
  • le Scuole Elementari "VI Circolo Didattico" e  
    "
    Maria Immacolata" di Catanzaro Lido
di Ennio Macrì,
Presidente dell'Associazione DLF Catanzaro Lido

 

 

 

 

immagine utilizzata per l'annullo filatelico

Anche quest'anno abbiamo potuto registrare una massiccia partecipazione di alunni appartenenti non soltanto a scuole della nostra città, ma anche a scuole di paesi della nostra provincia.

L'iniziativa ha avuto una grossa eco sulla stampa e sulle televisioni locali.

L'articolazione del progetto ha seguito fedelmente quanto programmato all'inizio di questo anno scolastico. Si sono svolti:

  • lezioni in classe, con proiezioni di slide, sugli argomenti La storia del treno e dell'influenza che esso ha esercitato sul progresso sociale ed economico d'Italia” e i Trasporti in Calabria ieri ed oggi

  • visite guidate degli alunni alla Stazione, all'Officina Nazionale Mezzi d'Opera, alla sala operativa del D.C.O. e al Deposito Locomotive di Catanzaro Lido

  • una gita in treno

  • il concorso a premi, a tema ferroviario, di pittura per le scuole elementari, di componimento per le scuole medie

  • il convegno conclusivo, con la presentazione del libro Sant'Antonio e i Ferrovieri di Catanzaro Lido”, la distribuzione di un Notiziario del progetto e la premiazione dei migliori elaborati realizzati dai ragazzi relativi al concorso di componimento

Come novità abbiamo previsto, quest'anno, in occasione del convegno, uno speciale annullo filatelico effettuato su una cartolina con la riproduzione della nostra locomotiva a vapore, grazie a un servizio postale temporaneo attivato nei locali del DLF.

Immagini della gita in treno e della visita agli impianti clicca sulla miniatura per ingrandire l'immagine clicca sulla miniatura per ingrandire l'immagine clicca sulla miniatura per ingrandire l'immagine
Lezioni di treno

di Vitaliano Rotundo,
Dirigente scolastico

Nella mente le note di Amarcord, sovente mi soffermo a rimirare la stampa che custodisco gelosamente sulla parete del mio studio. E’ la riproduzione di una foto d’epoca che ritrae un pezzo di storia della mia città, esattamente del 1925: in primo piano, pronta a saltarti addosso, la locomotiva sbuffante e un nugolo concitato di passeggeri impaziente di prendere posto, di lato l’antica tettoia della stazione di Catanzaro; in alto, sullo sfondo quasi indistinto, la balconata dei palazzi antichi di Bellavista. E’ solo un modo, uno dei tanti modi, per cominciare una storia, anzi una serie di storie, che ognuno di noi ha rivissuto dieci, cento volte. Ricordo le sere trascorse da ragazzo con gli amici di rione Samà nel vagone delle 22,00, il “treno di Roma”

Era l’occasione per provare l’illusione del viaggio, delle grandi destinazioni, dell’evasione giovanile; magari da studenti avevamo saltato qualche dovere scolastico, ma eravamo solidali nel frequentare le nostre lezioni di treno: lì ci confidavamo segreti, sfogliavamo in comune sogni, ridevamo spensierati sulla nostra lungimiranza. Noi, pure, in carrozza, con la compiacenza delle autorità ferroviarie e di polizia che ci avevano visti crescere nel Piazzale Stazione: loro sapevano che dentro quella carrozza, pronta e preparata di fresco come tutte le sere, al terzo binario, ci saremmo rimasti sino a quando il locomotore dell’espresso proveniente da Roccella Jonica, diretto alla capitale, ci avrebbe trasportati al primo binario e la carrozza delle 22,00 (u trenu de’ decia) allacciata al convoglio principale, senza di noi, avrebbe cominciato il suo lungo viaggio. Poi, ogni volta col magone alla gola per non aver potuto continuare il viaggio, ci dividevamo per fare ritorno alle nostre case.

Le lezioni di treno hanno sempre avuto un fascino particolare, capace di comporre in unità simbiotica la dimensione tecnica e meccanica con quella umana, persino tuttora. Oggi le lezioni di treno entrano di diritto nella progettualità educativa dell’autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche. 

Il progetto Scuola Ferrovia, promosso nel 2000 a Maratea durante la riunione annuale dei Dirigenti del Dopolavoro Ferroviario (DLF) segue il modello del sistema formativo integrato e della partecipazione pluralistica alla qualificazione dell’offerta formativa degli studenti. Scuola e mondo dell’associazionismo lavorano oramai insieme attorno a progetti comuni e condivisi. 

Tanti gli indicatori di qualità dell’iniziativa giustamente sottolineati dai soggetti istituzionali pubblici e privati che ne sostengono la validità formativa.

  • Innanzitutto, la motivazione all’apprendimento degli alunni che ha consentito di registrare via via il successo metodologico del percorso didattico integrato;

  • l’aderenza della proposta alla politica del territorio e alla valorizzazione ambientale;

  • la creazione del lavoro in rete fra i componenti del progetto;

  • l’organizzazione flessibile dell’orario scolastico con interventi di gestione curricolare ed extracurricolare unita all’arricchimento del piano di studio;

  • l’approccio alla conoscenza della tecnologia applicata e alla relazione funzionale di un ramo dei trasporti pubblici in rapporto ai sistemi di controllo e di comando a distanza, di sicurezza;

  • la presa di coscienza del significato interdisciplinare del sapere, quindi delle connessioni antropologiche, letterarie, artistiche, linguistiche da un lato, tecniche, scientifiche, sociali e produttive dall’altro. 

Tutte s’incrociano nel progetto dell’Associazione Nazionale Dopolavoro Ferroviario.

Devo riconoscere che Scuola Ferrovia, grazie anche al lavoro delle Associazioni DLF territoriali, si è posto subito all’attenzione dei Dirigenti scolastici e dell’Amministrazione della Pubblica istruzione, dimostrando di esprimere un potenziale di coinvolgimento peraltro destinato ad ampliarsi, non solo perché v’è dentro il ruolo promozionale per la diffusione e la cultura del trasporto ferroviario, ma perché rientra fra le aspettative del modo nuovo di fare formazione, coerente con i contenuti e gli obiettivi delle riforme degli ultimi anni e di quelli che stanno decollando nell’ordinamento scolastico nazionale. 

Naturalmente per inserire il progetto nel percorso formativo degli alunni ci sono voluti i necessari passaggi convenzionali che hanno coinvolto l’Ufficio Scolastico Regionale con i relativi CSA provinciali, la Società FS, le Associazioni territoriali DLF, le intese con i Dirigenti scolastici e i Consigli d’Istituto. 

Il lavoro vero e proprio è stato quello svolto dai gruppi di progetto formati dai docenti e dal personale ferroviario che hanno svolto l’elaborazione del percorso didattico e le attività di co-docenza.

Con i dirigenti scolastici e con i docenti sono stati definiti i contenuti, le modalità e i tempi degli interventi, il numero delle classi da coinvolgere e i gruppi d’apprendimento. Risolutiva è stata la guida degli insegnanti che hanno favorito l’elaborazione delle mappe concettuali e la transizione delle relazioni, dalla sfera cognitiva a quella dimostrativa e viceversa. 

Vi è poi un aspetto non marginale del progetto, nel cui ambito si coglie l’elemento qualitativo dell’istruzione come fatto pubblico, della prestazione no profit del personale ferroviario, disponibile ad intervenire con la propria opera e professionalità per arricchire l’offerta formativa della scuola di contenuti specifici. 

Sul piano dell’apprendimento si sono verificate importanti forme di sviluppo e abilità, generali e specifiche, dall’acquisizione dei registri specialistici utilizzati nel linguaggio del servizio ferroviario e delle tecnologie informatiche della comunicazione, alla pratica dell’intervista, alla rilevazione dei dati durante la visita alle Stazioni del gruppo FS, alla elaborazione concettuale e all’uso della pluralità dei linguaggi per rappresentare le esperienze, come è avvenuto nel caso dell’osservazione in funzione del C.T.C. (Centralized Traffic Control), della visita guidata all’Officina Nazionale dei Mezzi d’Opera.

I ragazzi hanno così utilizzato le conoscenze culturali di base per approfondire e sviluppare le problematiche del settore dei trasporti, ognuno si è cimentato con nuove connessioni disciplinari effettuando, per proprio conto o in cooperazione di metodo, azioni di ricerca e di informazione onde dare risposte alle iniziative storico-tecniche, espressive, letterarie promosse dal DLF.

Convegno conclusivo

Catanzaro Lido, 24 maggio 2003

Con lo svolgimento del convegno del 24 maggio si è conclusa l’edizione 2003 del progetto Scuola Ferrovia dell’Associazione DLF Catanzaro, che ha visto impegnati oltre 500 alunni, provenienti alle scuole di Catanzaro, Settingiano, Tiriolo, S. Pietro Apostolo e Taverna, i quali hanno avuto l’opportunità di visitare tutti gli impianti ferroviari esistenti nella nostra città: Stazione, Deposito Locomotive, Dirigenza Centrale ed Officina Nazionale Mezzi d’0pera.

Un’occasione, questa, per approfondire e sviluppare le problematiche del settore dei trasporti e venire a conoscenza della grande importanza che l’avvento dei binari ha significato per lo sviluppo stesso della città.

Concetti questi che gli alunni hanno saputo trasferire nei loro disegni, esposti nei locali del DLF, e nei temi e nelle poesie recitati durante il convegno conclusivo dall’attore catanzarese Ciccio Viapiana.

Immagini del Convegno conclusivo,
il 24 maggio 2003,
presso la sede dell'Associazione DLF Catanzaro Lido 
clicca sulla miniatura per ingrandire l'immagine clicca sulla miniatura per ingrandire l'immagine clicca sulla miniatura per ingrandire l'immagine

Ennio Macrì, Presidente dell’Associazione DLF Catanzaro, si è soffermato sull’importanza dell’avvento della Ferrovia che, di fatto, ha determinato lo sviluppo socio-economico di tutto il territorio catanzarese, denunciando, però, la marginalità che le nuove strategie aziendali assegnano all’intera linea jonica e, di conseguenza, agli impianti della stessa città di Catanzaro, relegandoli ad un ruolo di pertinenza regionale con la conseguente cancellazione di tutti i collegamenti diretti con il centro-nord d’Italia.

“Il DLF e le Ferrovie dello Stato”, ha detto nel suo intervento l’Ing. Salvatore Munizza, Dirigente dell’Officina Meccanica FS, “con questo progetto intendono diffondere una maggiore conoscenza del ruolo, delle potenzialità e del vantaggio del trasporto ferroviario. Il treno, con il suo ridotto impatto ambientale, rappresenta oggi una risorsa moderna e capace di spostare significative quantità di merci e di viaggiatori nel pieno rispetto della natura ed in sicurezza”.

“Devo riconoscere”, ha affermato il Dott. Vitaliano Rotundo, Dirigente scolastico, “che questo progetto, grazie anche al lavoro del Dopolavoro Ferroviario, si è posto subito all’attenzione dei Dirigenti scolastici e della Pubblica amministrazione”.

“L’Amministrazione comunale”, ha affermato l’Assessore Verrengia nel suo intervento, “è come sempre a fianco della grande famiglia dei Ferrovieri, specialmente in questo particolare momento, perché non può rimanere insensibile di fronte alle grosse difficoltà ed ai grossi disagi che stanno colpendo l’intero comparto dei trasporti nell’intero territorio comunale”.

Al convegno, moderato dal giornalista Nico De Luca di Telespazio Calabria, è intervenuto anche il Presidente della IV Circoscrizione di Catanzaro Lido Francesco Citriniti.

Sono seguite le premiazioni dei lavori più meritevoli. 

clicca qui per visualizzare i vincitori

 

INFORMAZIONI Associazione DLF Catanzaro Lido
Via Crotone 42, 88063 Catanzaro Lido (CZ)
tel. e fax 0961 738203
e-mail: dlfcatanzaro@dlf.it

 

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