Oggi
alla Cattolica si giunge in automobile per mezzo di una comoda strada
asfaltata. Per accedervi bisogna lasciare il mezzo a qualche diecina di
metri ed imboccare una pista acciottolata non dissimile da quella
originaria. Il piccolo tempio appare in tutta la sua originalità, con
la selvetta di cupole e la facciata in mattoni rossastri, screziati di
bianco dalla malta che li tiene uniti. Sulla sinistra la parete scoscesa
del monte Consolino e sulla destra il magnifico paesaggio che abbraccia
parte dell'abitato, la vallata e lo Jonio in fondo all'orizzonte. Le
dimensioni raggiungono appena metri 7,40 per 7,50: un minuscolo cubo
sormontato da cinque cupolette tronche e tre absidi rivolte ad Oriente,
secondo la tradizione greca. Siccome la spianata, su cui doveva sorgeva
era angusta, si dovette tagliare la roccia e ciò dimostra che la
collocazione in quel sito non fu causale. Data la presenza sul posto di
materiale pregiato e resistente, c'è chiedersi perchè sia stata
utilizzata l'argilla. |
Giornata del Pensionato
Gerace
Il Nome: Per altri il toponimo trova la sua spiegazione nell'antico nome bizantino Aghia (Santa) Ciriaca, o in jerà akis, "vetta sacra". La
Storia: VII-VIII sec. d.C., l'abbandono di Locri da parte dei suoi abitanti comporta la fondazione, da parte degli stessi, di un insediamento in un luogo più elevato e sicuro, chiamato dai Bizantini Santa Ciriaca. Il nome del kàstron compare per la prima volta nel 787. X sec., la fortezza bizantina resiste ai ripetuti assalti degli Arabi, nelle cui mani cade soltanto nel 986. 1045, viene consacrata la Cattedrale di rito greco. Nel 1059, con la conquista di Roberto il Guiscardo, Gerace passa ai Normanni, sotto i quali conosce un periodo di grande prosperità. Nonostante la politica filo-latina dei Normanni, il rito greco sarà abolito soltanto nel 1480.
XII-XVII sec., dai Normanni la città passa agli Angioini e in
seguito agli Aragonesi. Sede di una delle più antiche diocesi
della Calabria, Gerace è in questo periodo un centro di forte
spiritualità e cultura, ma sempre sottoposto a feudatari. 1806, con l'abolizione della feudalità da parte dei Francesi, Gerace diventa capoluogo di circondario e tale rimane con i Borboni. 1847, sono eseguite le condanne a morte di cinque giovani capi carbonari che avevano cospirato contro il potere borbonico.
Il prodotto
del borgo: Il piatto
del borgo:
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ore 7,00 |
Raduno dei partecipanti presso la sede sociale. |
ore 7,10 |
Partenza in autobus per Locri, visita agli scavi e al Museo. Successivamente partenza per Gerace, visita dello storico Borgo e delle sue Chiese. |
ore 13,00 |
Pranzo presso il Ristorante "Costa Blu" di Locri. |
ore 16,00 |
Partenza per il rientro in sede. Possibilità, durante il viaggio di ritorno di una visita alla "Cattolica di Stilo". |
ISCRIZIONE |
Iscrizioni
fino
ad esaurimento posti, presso la sede sociale. |
PAGAMENTO |
Quota di partecipazione 10 Euro da versare al momento dell'iscrizione. |
INFORMAZIONI |
Associazione
DLF Catanzaro Lido
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