Informazioni
utili
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Tourist
INFO 0931 573779
Municipio 0931 896111
Sito ufficiale www.comune.noto.sr.it
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Carabinieri 0931
835202
Ospedale Trigona 0931 890111
Guardia medica 0931 810110
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Abitanti: notinesi o netini (22.000 circa)
Noto si trova a 32 Km da Siracusa ed a 165 m. sul
livello del mare.
Il territorio circostante è prevalentemente montuoso o
collinare, con piattaforme rocciose che degradano
progressivamente verso il mare, dove originano spiagge,
porticcioli naturali e incantevoli insenature.
Il clima è tipicamente mediterraneo, con inverni miti e
piovosi che si alternano ad estati calde ed asciutte,
mitigate dalla ventilazione e dalla frescura che non
abbandona mai i rilievi circostanti attraversati da
numerosi corsi d'acqua a regime torrentizio.
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In
giro per la città
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Noto
è conosciuta nel mondo per lo straordinario impianto
barocco,
assolutamente omogeneo ed unitario a causa dell'unità
di spazio e di tempo nel quale avvenne la costruzione
della nuova città dopo il sisma.
L'impianto urbanistico della città è impostato su uno
schema ortogonale regolare, scandito da assi paralleli
tra i quali primeggia il Corso Vittorio Emanuele.
La Chiesa di San Francesco, opera di Vincenzo Sinatra,
il Monastero delle Benedettine e l'annessa Chiesa di
Santa Chiara, a pianta ellittica, opera di Rosario
Gagliardi, introducono alla piazza centrale della città,
un autentico gioiello barocco sul quale si allarga la
scalinata che porta alla scenografica facciata del
Duomo.
L'interno della Cattedrale è rimasto semidistrutto dopo
il terribile crollo della cupola e di parte del tetto
della navata centrale, e sta per essere ricostruito.
Di fronte al Duomo si trova il Palazzo Ducezio (sede del
Municipio), accanto il Palazzo Landolina ed il Palazzo
vescovile, mentre la piazza è chiusa alla fine
dall'imponente facciata di San Domenico, ancora del
Gagliardi.
Da ammirare per ricchezza e preziosismi decorativi
alcuni palazzi nobiliari dalle imponenti facciate: i più
belli sono in prossimità del Duomo e ne fanno quasi
cornice, tra questi Palazzo Sant'Alfano, Palazzo
Nicolaci di Villadorata, Palazzo Trigona e Palazzo
Astuto.
Nella parte alta della città si trova la Chiesa del
Crocifisso, altra opera del Gagliardi, al cui interno si
ammira la splendida "Madonna della Neve",
opera di Francesco Laurana.
Per bellezza ed unicità Noto è stata dichiarata
"Patrimonio dell'Umanità" dall'UNESCO.
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Un
po' di storia
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Il primo insediamento risale all'epoca
preistorica
come testimoniano le numerose necropoli esistenti sulla collina
dell'Alveria. Secondo una leggenda la città fu governata dal
principe Ducezio che, con i Siculi,
si ribellò alla politica espansionistica di Siracusa.
Durante
il dominio greco nel II secolo a.C. Noto conobbe un fiorente
periodo produttivo, mentre sotto i
romani gli
sforzi principali furono destinati ad una energica opposizione
contro le depredazioni di Verre.
Con la conquista
araba
dell'anno 866 Noto raggiunse una notevole importanza per la
Sicilia tanto da essere nominata capoluogo di una delle tre
circoscrizioni in cui era divisa l'isola.
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Il
processo di sviluppo continuò per tutto il XV e XVI secolo,
fino a quando il terremoto del gennaio 1693 rase al suolo la
città che fu poi ricostruita su un'altra altura chiamata
collina delle Meti, situata più vicina alla costa.
La ricostruzione avvenne durante tutto il XVIII
secolo per opera di numerosi architetti che realizzarono un
capolavoro urbanistico dall'inconfondibile stile barocco, di
altissima qualità e unico per estensione ed omogeneità.
Nel 1865
la città perse la funzione di capoluogo e lentamente anche il
ruolo di protagonista in campo politico ed economico rispetto
all'isola, rimanendo in ogni caso un centro di notevole
interesse per il suo patrimonio architettonico-artistico, di cui
tuttora, seppure sfregiato dall'ingiuria del tempo, si può
godere la bellezza.
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Eventi
e manifestazioni
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La città, ha un ricco calendario di manifestazioni, feste e
concorsi.
Nel periodo invernale, presso il Teatro comunale, si svolge la
stagione teatrale, con concerti, operette e commedie. Il 19
febbraio si festeggia il Santo Patrono Corrado Confalonieri,
onorato con una spettacolare e imponente processione.
La Settimana Santa è in questa città particolarmente
sentita; il suo culmine è nel Venerdì Santo quando si svolge
la processione delle Santa Spina, quando la preziosissima
reliquia viene portata in processione insieme con il simulacro
del Cristo Morto e della Madonna.
La Domenica di Pasqua i simulacri della Vergine e del Cristo
Risorto si incontrano in una processione molto partecipata e
nel giubilo generale, detta della "Pace".
L'ultima settimana d'aprile sino al primo maggio in città si
organizza la Settimana Enogastronomica: un itinerario
enologico e gastronomico inserito nell'ambito in un percorso
culturale, artistico,monumentale e naturalistico, con de
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gustazione
di prodotti tipici della tradizione netina, all'interno dei
suggestivi cortili dei palazzi nobiliari e nelle diverse
contrade.
Nello stesso periodo si organizza presso l'antica Loggia del
Mercato "Vetrina Sicilia" una interessante
esposizione di prodotti agro-alimentari.
E non va trascurata a questo riguardo la sublime tradizione di
pasticceria e di gelateria della città - sorbetti, paste di
mandorla, gelatine, frutta candita, bignè - per la quale non
potrete non fare almeno una sosta al Caffè Sicilia di Piazza
Duomo.
La terza domenica di maggio un'altra manifestazione
attesissima è la "Primavera Barocca", eventi e
concerti, mostre artigianali, sfilate di carrozze d'epoca e
carri infiorati culminanti nell' "Infiorata di Via
Nicolaci", spettacolare tappeto di fiori allestito da
artisti locali lungo tutta la via e che illustra ogni anno
scene e temi iconografici differenti.
Una Fiera dell'antiquariato molto attesa si svolge in città
il giorno di Pentecoste.
Da segnalare ancora il prestigioso Festival Internazionale di
Musica Barocca, nell'ambito dell'agosto netino, e le
esposizioni di antichi presepi tradizionali durante il periodo
natalizio.
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Itinerari
e dintorni
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Nei dintorni, a 10
km. dalla Noto moderna, si trova Noto antica, centro siculo poi
ellenizzato, ricchissimo in epoca romana e ancora fiorente nel
medioevo.
Vale la pena di fare una passeggiata tra i ruderi, affascinanti
perché ormai
avvolti
nel folto di una vegetazione che li ha inghiottiti quasi del
tutto. Notevole importanza riveste inoltre l'area archeologica
di Eloro, l'antico centro fondato dai Siracusani nel VII sec.
a.C..
Segnaliamo in particolare il santuario extra-urbano dedicato a
Demetra, i tratti della cinta muraria dell'impianto urbano e
l'area sacra, i resti dell'Agorà e del teatro.
I reperti di pregio provenienti da quest'area si trovano nel
Museo Civico.
Questo museo è aperto dal 1965 ed una volta era allestito nei
locali dell'ex Monastero dello SS. Salvatore, conserva materiale
archeologico rinvenuto nel territorio circostante e frammenti
d'opere, soprattutto scultoree, provenienti dall'antica Noto,
interamente distrutta dal terremoto.
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Vademecum
di viaggio
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Negli ultimi anni il turismo in città si è andato via via
incrementando sia da parte di quei siciliani che hanno preso a
riscoprire le straordinarie bellezze architettoniche e
paesaggistiche del territorio isolano, sia da parte di
visitatori oltre stretto e oltre confine che ritrovano in Noto
la culla del barocco, anzi l'unico vero prototipo di "città
barocca".
Noto è città d'arte e di cultura, lontana ancora dai grandi
flussi
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del
turismo cosiddetto "di massa". Di conseguenza non vi
si trova il rumoroso susseguirsi di negozietti di souvenir e
chincaglierie, i pub, i fast food e le paninerie, che affollano
le altre città turistiche dell'isola: fortunatamente sono
ancora pochi anche i locali che portano il barocco nell'insegna,
per attirare clienti e avventori.
In città si trova qualche discreto ristorante, che offre la
interessante cucina del territorio.
Per dormire però è meglio dirigersi verso la vicina località
balneare di Noto Marina, meglio attrezzata per l'ospitalità.
Ma se vi affascineranno veramente la magia delle atmosfere
dorate, la straordinaria omogeneità del contesto urbano, il
perfetto rapporto tra i pieni dei palazzi e delle chiese ed i
vuoti delle piazze e delle strade, l'armonia del linguaggio
delle pietre e degli stili architettonici, allora proviamo a
suggerirvi qualche indirizzo all'altezza della vostra sensibilità
culturale e dell'intrinseca raffinatezza di questi luoghi: è
d'obbligo una sosta (anche lunga) presso il Caffè Sicilia, sul
corso principale nei pressi del Palazzo Ducezio (quello del
municipio).
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I
dolci di Carlo e Corrado Assenza non possono essere raccontati:
nel panorama già ricchissimo della produzione dolciaria
siciliana di qualità, sono riusciti a creare una filosofia
unica, che traspare evidente da ciascuno dei loro prodotti. I
gelati al pistacchio, le torte di pere e cioccolato, le
confetture, le marmellate di agrumi e i torroni con le mandorle
di Avola sono prodotti sontuosi quanto sontuose sono le mensole
scolpite del Palazzo Nicolaci o le volute del prospetto di San
Domenico.
Se poi voleste fare un pasto completo vi consigliamo di
frequentare la cucina dello 'zu Corradu alla Trattoria del
Carmine (chi scrive non ricorda il nome della via, ma si trova
in centro e chiunque ve la saprà indicare): non è un
ristorante, ma poco più che una saletta con qualche tavolo e le
tovaglie di carta.
Non è un locale trendy e non è citato dalle guide agli
itinerari cultural-gastronomici ufficiali, e per questo è
veramente alternativo, oltre che di sicura qualità.
Provate le lasagne fatte in casa con il sugo di porco (non
maiale) e la ricotta e poi fatevi consigliare per il resto dal
burbero proprietario; e non azzardatevi a chiedere vini
imbottigliati.
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